Crollo al liceo Oberdan!

Lunedì 4 febbraio, Liceo Oberdan di Trieste, corsi di recupero. La lezione è iniziata da 10 minuti, quando improvvisamente, nella piccolissima aula della I A, probabilmente neanche a norma per contenere 23 alunni, una pesante finestra si apre e cade sulla spalla di una ragazza intenta a seguire la lezione. La ragazza è colpita da un forte dolore, non riesce più a muovere la spalla e viene trasportata all’ospedale con un’ambulanza. La lezione è interrotta e i ragazzi sono in ansia per la loro compagna, ultima di una lunga serie di vittime della fatiscenza delle nostre scuole, scuole nelle quali ogni giorno siamo costretti a passare le mattinate rischiando la vita. Questo è infatti il secondo fatto dall’inizio dell’anno scolastico che interessa le scuole di Trieste: solo qualche mese prima all’istituto Nautico un ragazzo era stato colpito da un calcinaccio durante l’intervallo.
Le scuole, al giorno d’oggi, sono in condizioni edilizie talmente fatiscenti da mettere a repentaglio la vita di chi ogni giorno ci entra per formarsi e imparare: lo dimostrano i numerosi incidenti, a Trieste come nel resto dell’Italia, come ad esempio al Liceo Darwin di Rivoli, dove nel 2008 crollò un soffitto ed un studente rimase ucciso. Morire entrando a scuola non è possibile.
Le numerose proteste degli studenti durante gli anni per quanto riguarda l’edilizia scolastica sono sempre state ignorate, usando come scusante la mancanza di fondi, mentre invece ogni giorno nelle scuole vengono finanziate opere inutili o dannose, per ultima quella dell’installazione dei badge al liceo Volta. I cordoni di polizia davanti a edifici che invece dovrebbero essere aperti al pubblico e liberi, durante quest’autunno di mobilitazioni, hanno ampiamente dimostrato questo menefreghismo da parte delle istituzioni competenti.
Ma gli studenti non ci stanno, e si faranno nuovamente sentire per dimostrare che non si può rischiare la vita entrando negli edifici scolastici!
Sabato 9/02, presso il Multicultura Center di Via Valdirivo 30, si terrà una riunione UdS per organizzare le mobilitazioni.
NON SI PUO’ MORIRE A SCUOLA!!